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Disbiosi e fragilità nella donna

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Disbiosi e fragilità nella donna
19/08/2024

Roberta Scairati
Disbiosi e fragilità nella donna
Colao A. Graziottin A. Stanghellini V. (a cura di), Atti e approfondimenti di farmacologia del corso ECM su "Microbiota, infiammazione e dolore nella donna", organizzato dalla Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus, Milano, 13 settembre 2023, p. 114-118

Roberta Scairati
Specialista in Endocrinologia e Malattie del metabolismo
Dottoranda di ricerca in Terapie avanzate biomediche e chirurgiche
Dipartimento di Medicina Clinica e Chirurgia, Università Federico II di Napoli
Il termine “microbioma” è utilizzato in ambito clinico-microbiologico per indicare un complesso ecosistema dinamico che include i microrganismi, i loro genomi e il microambiente circostante, e che risiede diffusamente in molti distretti corporei. Il microbioma umano è costituito da innumerevoli specie di microrganismi che contengono fino a 3 milioni di geni (100 volte il genoma umano), con un peso complessivo pari a 1-2 chilogrammi.
Le alterazioni nella composizione del microbioma esercitano un ruolo importante nella patogenesi di numerose condizioni morbose, fra cui: malattie infiammatorie intestinali, neoplasie del colon, patologia asmatica, malattie cardiovascolari come l’ipertensione arteriosa, depressione, alterazioni metaboliche come diabete e obesità, ma anche condizioni che interessano propriamente la sfera femminile come l’atrofia vulvovaginale, il tumore del seno e l’osteoporosi post-menopausale.

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