Lichen scleroatrofico: come limitare la progressione del disturbo
Condividi su
09/09/2016
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica, H. San Raffaele Resnati, Milano Dott.ssa Dania Gambini Dipartimento di Ginecologia e Ostetricia, H. San Raffaele, Milano
“Ho 20 anni e una settimana fa mi è stato diagnosticato un lichen scleroatrofico. Dopo una settimana di trattamento non ho più prurito, ma ho ancora bruciori alla minzione e sempre un forte rossore. Quanto tempo ci vuole, in media, per guarire da questa malattia?”. F.P.
Gentile amica, il lichen scleroatrofico è una patologia infiammatoria cronica della cute e della mucosa dell’area genitale che porta, se non adeguatamente trattata, a una progressiva sclerosi e atrofia con conseguente perdita di elasticità e funzionalità tissutale. La sua eziologia non è ancora del tutto chiarita, anche se vi è un importante coinvolgimento del sistema immunitario. La terapia impostata precocemente consente di attenuare la sintomatologia (prurito, soprattutto notturno) con il miglioramento della qualità di vita, impedendo e/o ritardando la progressione del disturbo. Generalmente l’approccio terapeutico prevede l’utilizzo di preparati topici (per via locale) a base di corticosteroidi (clobetasolo propionato, mometasone) per 2-3 settimane in fase acuta, da proseguirsi a scalare nelle settimane successive e da associare a terapia di mantenimento basata su pomate a base di testosterone e vitamina E (supporto lenitivo, idratante e antinfiammatorio). E’ importante chiarire che il lichen scleroatrofico è una patologia cronica caratterizzata da fasi di acuzie e periodi di remissione della sintomatologia: è pertanto necessario seguire un protocollo di cura specifico (fasi acute e di mantenimento) per tutta la vita. Un cordiale saluto.
FAIR USE: Il contenuto di questo lavoro è a libera disposizione per il download, la stampa e la lettura a titolo strettamente personale e senza scopo di lucro. Ogni citazione per finalità didattiche e/o scientifiche dovrà riportare il titolo del documento, il nome dell'autore (o degli autori), i dati del libro o della rivista da cui il lavoro è tratto, e l'indirizzo del sito (www.fondazionegraziottin.org).
ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
Vuoi far parte della nostra community e non perderti gli aggiornamenti?