Prof. Anna Maria Paoletti Professore Ordinario di Ginecologia e Ostetricia, Università di Cagliari
Intervista rilasciata in occasione del primo expert meeting scientifico-organizzativo del Progetto Vu_NET sul Dolore Vulvare, organizzato dalla Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus, Milano, 1° aprile 2016
Sintesi dell'intervista e punti chiave
Concludiamo oggi la nostra indagine sulle cause ormonali del dolore vulvare nel corso della vita della donna: la scorsa settimana abbiamo parlato di infanzia e adolescenza, oggi esaminiamo la gravidanza, il puerperio e la menopausa. Il dolore vulvare è al centro del progetto Vu_NET, lanciato lo scorso 1° aprile dalla Fondazione Alessandra Graziottin e mirato a creare una rete italiana per lo studio e la ricerca sulla vulvodinia. Nella seconda parte di questo video, la professoressa Paoletti illustra: - perché in gravidanza la donna non corre particolari rischi di soffrire di dolore vulvare; - che cosa può invece determinarsi con la caduta del progesterone, degli estrogeni e degli androgeni che si verifica dopo il parto, soprattutto se la puerpera allatta; - perché in una menopausa non curata la carenza ormonale diviene irreversibile; - come l’atrofia vulvovaginale che ne consegue possa predisporre al dolore vulvare; - per quale motivo si parla anche di sindrome genito-urinaria della menopausa; - perché lo stato infiammatorio che sottende questi disturbi può estendersi anche al sistema nervoso centrale, con numerosi sintomi che ledono pesantemente la qualità della vita.
FAIR USE: Il contenuto di questo lavoro è a libera disposizione per il download, la stampa e la lettura a titolo strettamente personale e senza scopo di lucro. Ogni citazione per finalità didattiche e/o scientifiche dovrà riportare il titolo del documento, il nome dell'autore (o degli autori), i dati del libro o della rivista da cui il lavoro è tratto, e l'indirizzo del sito (www.fondazionegraziottin.org).
ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
Vuoi far parte della nostra community e non perderti gli aggiornamenti?