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Vulvodinia: la diagnosi e le terapie

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13/09/2018

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica, H. San Raffaele Resnati, Milano
Dott.ssa Dania Gambini
Dipartimento di Ginecologia e Ostetricia, H. San Raffaele, Milano

“Ho 25 anni e da tre anni ho un forte dolore alle grandi labbra. Ho fatto tante visite e speso tanti soldi ma non ho ottenuto niente, non avverto miglioramenti. Sono disperata: che cosa posso fare? Il dolore è solo esterno: non ho male ai rapporti. Spero che mi possiate aiutare a risolvere il problema, perché non ce la faccio più. Grazie e cordiali saluti”.
Giada
Gentile amica, il dolore vulvare si differenzia in due tipologie:
- il dolore vulvare provocato da cause specifiche: infettive (fra cui la candidiasi recidivante), infiammatorie, neoplastiche, neurologiche, traumatiche (fra cui le lesioni da parto), iatrogene (fra cui radio e chemioterapia), ormonali (fra cui la sindrome genitourinaria della menopausa);
- la vulvodinia come dolore vulvare della durata superiore a 3 mesi, senza alcuna causa identificabile.
Ovviamente ciascuna di queste condizioni necessita di una diagnosi specifica, essenzialmente clinica (basata su un’anamnesi accurata e una visita ginecologica attenta) con conseguente protocollo di terapia specifico. Nel caso di vulvodinia senza causa identificabile è necessario instaurare una terapia completa basata sull’utilizzo di farmaci antinfiammatori, antimicotici, miorilassanti, fino ad arrivare a farmaci per il controllo del dolore neuropatico. Il tutto associato a sedute di riabilitazione del pavimento pelvico per ridurre il tono della muscolatura perivaginale.
Purtroppo il dolore neuropatico, che è diventato malattia in sé, può colpire la vulva o altri organi e rappresenta tutt’ora un problema clinico e terapeutico impegnativo.
La terapia necessita di medici realmente esperti e competenti, capaci di applicare un protocollo di cura articolato, che richiede anche farmaci capaci di agire sulla componente del dolore che si è “radicata”, per così dire, a livello del sistema nervoso centrale. La guarigione è possibile ma richiede appunto una terapia “multimodale” ben fatta e stili di vita rigorosi. Il tempo medio di guarigione è di circa 9 mesi: ma tempo medio significa che alcune pazienti possono guarire in tempi più brevi, e altre più lunghi. Con le giuste cure, comunque, la maggioranza delle donne ritrova la piena salute e la serenità nell’intimità. Auguri di cuore.

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