Dolore vulvare: incidenza in gravidanza e nel post parto
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Dolore vulvare: incidenza in gravidanza e nel post parto
05/07/2016
Dott. Dania Gambini Ginecologa, San Raffaele Milano
Intervista rilasciata in occasione del primo expert meeting scientifico-organizzativo del Progetto Vu_NET sul Dolore Vulvare, organizzato dalla Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus, Milano, 1° aprile 2016
Sintesi del video e punti chiave
Prosegue la nostra indagine sul dolore vulvare a latere dell’expert meeting con cui, il 1° aprile scorso, la Fondazione Alessandra Graziottin ha lanciato il progetto Vu_NET. Oggi parliamo dell’incidenza della vulvodinia durante la gravidanza e dopo il parto. In questo video, la dottoressa Gambini illustra: - l’incidenza del dolore vulvare; - quali donne sono maggiormente a rischio di vulvodinia durante la gestazione; - perché, in questi casi, non vengono utilizzati i farmaci normalmente prescritti, ma solo preparati locali; - come il post parto sia per la donna una fase molto delicata, sia sul piano relazionale che sul piano fisico, soprattutto per l’assetto ormonale tipico di questo periodo; - come il dolore vulvare sia molto frequente a seguito di episiorrafia e di suture per lacerazioni spontanee; - la prevalenza media del dolore e della conseguente dispareunia a 18 mesi dal parto; - alcune condizioni mediche che possono limitare il dolore post parto: adeguata preparazione del perineo durante la gravidanza, ricorso limitato all’episiotomia, adozione di specifici metodi di sutura; - che cosa può fare, a propria volta, la donna per limitare il rischio di vulvodinia: adeguata igiene intima delle suture e dell’episiorrafia; alimentazione atta a regolarizzare l’intestino e a prevenire la stipsi, che è un fattore predisponente all’infiammazione perineale.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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