Sintesi del video e punti chiave
In questo video il dottor Grassi illustra:
- le due vie lungo le quali, secondo la visione fisiopatologica tradizionale, i batteri riescono a migrare dall’intestino alla vescica: attraverso la barriera intestinale infiammata (via anterograda discendente); lungo le vie urinarie, partendo dalla zona anale e perineale (via retrograda ascendente);
- come la prima via spieghi la maggioranza dei casi di cistite, e chiami in causa il quadro clinico del “leaky gut”, in cui la disbiosi intestinale determina una progressiva alterazione della permeabilità selettiva della barriera dell’intestino;
- in che modo la moderna microbiologia molecolare ha cambiato le nostre conoscenze in materia, sfatando la consolidata convinzione che le urine siano sterili, introducendo il concetto di “urobioma” e sviluppando una terza ipotesi – la disbiosi del microbiota urinario – per spiegare l’insorgenza delle cistiti;
- come l’innovativo concetto di urobioma sia utile anche nello studio dell’incontinenza urinaria, dell’iperattività vescicale e della cistite interstiziale;
- due fondamentali meccanismi di difesa vescicale, e le terapie di prima scelta per fronteggiarne il malfunzionamento: barriera uroteliale, effetto sigillante dell’uretra;
- in che cosa consiste il turnover cellulare dell’urotelio, e perché consente di definire il contrasto all’infezione come “guerra dei 200 giorni”;
- perché in caso di infiammazione urinaria va sempre indagata la presenza di un’endometriosi;
- come i batteri che attaccano la vescica siano in grado di produrre biofilm patogeni non solo sulla mucosa vescicale, ma anche all’interno delle cellule uroteliali;
- che cosa sono i “reservoir” che i batteri creano all’interno dei biofilm intracellulari, e perché rappresentano una retrovia silente particolarmente insidiosa;
- perché le linee guida della American Urological Association (AUA) non possono più fornire il solo protocollo di cura delle cistiti ricorrenti;
- l’opportunità di integrare le terapie antibiotiche tradizionali con fitoterapici contraddistinti da un’elevata capacità antibatterica (oli essenziali, derivati dalle piante aromatiche; fitocomplessi, derivati dalle piante non aromatiche).
- La serie completa
- Microbiota intestinale: dalla ricerca alla rivoluzione nella pratica clinica
- Microbiota intestinale e contraccezione ormonale
- Microbiota intestinale e sindrome metabolica
- Microbiota intestinale e disendocrinie
- Microbiota intestinale, bioritmi e dolore
- Adolescenti, junk food, disbiosi e policistosi ovarica: quali legami
- Endometriosi e disbiosi
- Microbiota vulvo-vaginale e contraccezione ormonale
- Microbiota vulvo-vaginale e testosterone: quali relazioni
- Microbiota intestinale e terapie ormonali sostitutive
- Microbiota intestinale, vaginale, endometriale: impatto sulla fertilità
- Disbiosi e gravidanza
- Disbiosi: la sfida della candidiasi recidivante vaginale
- Probiotici pre- e post-operatori e outcome chirurgico
- Disbiosi intestinale e biofilm patogeni nelle cistiti
- Herpes recidivante, HPV vulvovaginale e disbiosi: quale legame