Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica, H. San Raffaele Resnati, Milano Dott.ssa Dania Gambini Dipartimento di Ginecologia e Ostetricia, H. San Raffaele, Milano
“Soffro di dolore vaginale ai rapporti dal 2011, e nel 2015 mi è stata diagnosticata una vulvodinia. Ho fatto tante cure, ma senza risultati. Ho letto che funzionano bene la stimolazione elettrica nervosa transcutanea (TENS) e i farmaci triciclici. Questi ultimi, però, mi fanno un po’ paura per i possibili effetti collaterali. Sono diabetica. Voglio guarire, ma non so più a chi rivolgermi: che cosa mi consigliate?”.
Gentile amica, dalla vulvodinia è possibile guarire, ma è necessario instaurare un protocollo di cura completo e ben preciso, che vada ad agire su tutti i fattori che concorrono allo sviluppo e al mantenimento del disturbo. Si deve pertanto ricorrere a farmaci antinfiammatori naturali, che blocchino la degranulazione mastocitaria; miorilassanti (fra cui gli antidepressivi triciclici a basso dosaggio, che come effetto collaterale comune prevedono sonnolenza); integratori per il benessere intestinale. A questi farmaci si aggiungono sedute di riabilitazione del pavimento pelvico mirate a ottenere il rilassamento della muscolatura perivaginale, che nella vulvodinia risulta patologicamente contratta. La Fondazione Alessandra Graziottin ha recentemente organizzato un corso di formazione medica su questi temi, e presto pubblicheremo su questo sito gli atti e i video dei lavori: si tenga in contatto con noi! Un cordiale saluto.
FAIR USE: Il contenuto di questo lavoro è a libera disposizione per il download, la stampa e la lettura a titolo strettamente personale e senza scopo di lucro. Ogni citazione per finalità didattiche e/o scientifiche dovrà riportare il titolo del documento, il nome dell'autore (o degli autori), i dati del libro o della rivista da cui il lavoro è tratto, e l'indirizzo del sito (www.fondazionegraziottin.org).
ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
Vuoi far parte della nostra community e non perderti gli aggiornamenti?