Vaginosi da gardnerella: la terapia dipende dai fattori predisponenti
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“Sono una farmacista, e da circa un paio d’anni soffro di leucorrea giallastra e bruciore intimo, a fasi alterne. Ho visto diversi ginecologi e fatto vari tamponi, che hanno diagnosticato una gardnerella. Le cure inizialmente sono efficaci, ma poi il problema si ripresenta, irritandomi sempre di più... La cosa è molto fastidiosa e non so più cosa fare. Grazie del suo ascolto”.
Vaginosi da gardnerella: la terapia dipende dai fattori predisponenti
14/05/2021
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
La risposta in sintesi
La gardnerella è un germe minoritario sempre presente in vagina: quando però si moltiplica oltre misura, provoca un’infezione nota come “vaginosi”, con secrezioni caratterizzate da un tipico odore di pesce avariato. Dal momento che il disturbo può essere provocato da fattori molti diversi fra loro, una corretta diagnosi differenziale è indispensabile per impostare una terapia mirata ed efficace. In questa risposta, la professoressa Graziottin illustra: - che cos’è il microbiota vaginale e quali, all’interno di esso, sono i germi maggioritari; - quale pH deve avere la vagina per presentare una lubrificazione normale e un gradevole odore; - che cosa accade, di converso, quando il pH tende a salire, ossia a diventare più alcalino; - le sostanze che la gardnerella produce quando si trova in condizioni di proliferazione incontrollata; - perché lavare continuamente i genitali esterni non risolve il problema; - i fattori che possono innescare la vaginosi: intestino irritabile, alterazioni ormonali, pavimento pelvico ipertonico; - perché anche il liquido seminale del partner può contribuire all’insorgere del disturbo; - le possibili soluzioni in funzione dei fattori predisponenti: riequilibrio della flora intestinale, normalizzazione dei livelli estrogenici, fisioterapia dei muscoli perivaginali, uso costante del profilattico.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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