Vaginosi batterica recidivante: le terapie consigliate
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17/01/2019
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica, H. San Raffaele Resnati, Milano Dott.ssa Dania Gambini Dipartimento di Ginecologia e Ostetricia, H. San Raffaele, Milano
“Ho 26 anni e da 10 mesi ho problemi di vaginosi batterica e non riesco a liberarmene. A gennaio ho avuto una cistite che non mi è mai passata completamente, così la ginecologa mi ha prescritto un tampone che ho eseguito a marzo e che è risultato positivo a mycoplasma hominis e gardnerella; mi sono stati prescritti antibiotico, ovuli e probiotici, con cura anche per il partner. Purtroppo però dopo 2 mesi il problema si è ripresentato, e da allora le terapie non hanno più funzionato: puntualmente faccio la cura e sembra tutto a posto; poi mi viene il ciclo e, al termine, ripartono immediatamente le perdite con cattivo odore. Il mio compagno ha eseguito a sua volta un tampone uretrale risultato negativo. Mi chiedo allora come sia possibile che io continui a ricontagiarmi. Ho eseguito un altro tampone una settimana fa, con risultato identico al precedente: ci è stata di nuovo prescritta la terapia di coppia con antibiotici e tutto il resto. Poiché è già la quarta volta che prenderei l’antibiotico in meno di un anno, mi chiedo se non ci sia una soluzione alternativa, dato che comunque questa non funziona. La questione mi preoccupa molto anche per un’ipotetica futura gravidanza. Un altro elemento che magari può essere utile è che soffro di stitichezza praticamente da sempre, ma prima di quest’anno non avevo mai avuto nessun tipo di problema a livello genitale. Grazie”. Sara
Gentile Sara, le ripetute infezioni vaginali da lei descritte sono espressione di un alterato ecosistema vaginale, che è necessario ripristinare al fine di evitare le continue recidive. E’ fondamentale l’utilizzo di fermenti lattici vaginali (per un periodo di mantenimento di almeno due mesi), a cui aggiungere ovuli acidificanti, così da riportare il pH vaginale alle condizioni ideali (il pH vaginale in donne in età fertile deve essere pari a 4-4.5). Inoltre, in aggiunta al trattamento del partner (da lei correttamente descritto), è necessario regolarizzare l’attività intestinale mediante l’utilizzo di probiotici: la regolarizzazione intestinale rappresenta infatti uno dei punti fondamentali per il normale mantenimento dell’ecosistema vaginale. Un cordiale saluto.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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