Rosa G.
Nel caso venga confermata la diagnosi, va instaurato il corretto protocollo terapeutico basato sull’utilizzo di farmaci antimicotici, antinfiammatori per il blocco della degranulazione mastocitaria e miorilassanti per ottenere il rilassamento della muscolatura del pavimento pelvico. E’ inoltre fondamentale eseguire delle sedute di riabilitazione mirate al recupero del tono fisiologico del muscolo elevatore dell’ano: l’ipotono si associa al rettocele, l’ipertono al dolore alla penetrazione e alle cistiti post-coitali. In aggiunta si deve ricorrere a farmaci di protezione vescicale, a base di estratti di mirtillo rosso e destro mannosio (come correttamente sta già facendo), per ridurre l’insorgenza di cistiti. Ottenuta in questo modo la riduzione dell’infiammazione del vestibolo vaginale, e qualora non ci siano controindicazioni, può essere utile l’applicazione di estrogeni per via locale, che è bene evitare in fase acuta di patologia in quanto il loro utilizzo può determinare un incremento della degranulazione mastocitaria con peggioramento della sintomatologia.
Il prurito che Lei lamenta nella regione anale-perineale può invece essere indotto dal lichen vulvare: nel caso l’esame obiettivo dovesse confermarne la presenza, va instaurata una terapia locale a base di cortisone locale, per un breve periodo di tempo, fino alla remissione del prurito, e di testosterone e vitamina E come terapia di mantenimento.
Infine, le consigliamo una valutazione uro-ginecologica con l’esecuzione di prove urodinamiche per valutare la funzionalità vescicale, e l’eventuale presenza di incontinenza urinaria o di ristagno vescicale positivo. Un cordiale saluto.