Herpes genitale: un inquilino cronico che si può tenere a bada
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«Sono una ragazza di 23 anni. Un anno fa mi è stata diagnosticata un’infezione da herpes genitale. Da allora ho avuto diverse recidive, alcune delle quali accompagnate dall’ingrossamento di un linfonodo inguinale, sempre lo stesso, al punto tale da provare dolore per molte settimane, anche semplicemente camminando. L’aspetto più estenuante è legato al fatto che è per me estremamente difficile riconoscere quando vi sia un'effettiva recidiva: dall’episodio primario, infatti, non sono mai tornata a sentirmi davvero bene, ma avverto sempre un fastidio sordo, con scosse e punture d’ago. Non riesco più ad indossare pantaloni stretti: trascorrere una giornata fuori casa con i jeans mi pare una tortura, e non vedo l’ora di tornare a casa per potermi lavare con acqua fresca. Il ginecologo dice sempre la stessa cosa: non ci sono evidenze cliniche. E mi ha suggerito di andare da una psicoterapeuta della mia zona, che è anche sessuologa clinica. La colposcopia ha dato esito negativo. Mi piacerebbe avere un consiglio da voi. Grazie e un cordiale saluto».
Herpes genitale: un inquilino cronico che si può tenere a bada
14/04/2023
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
La risposta in sintesi
Gentile amica, la ringrazio per la domanda molto interessante. L’infezione da herpes genitale è una patologia sempre più diffusa, la cui cronicità dipende dal fatto che il codice genetico del virus utilizza lo stesso linguaggio del nostro, il DNA: quindi, una volta infiltratasi nei tessuti, l’infezione non può più essere estirpata. Esistono però strategie preventive per evitare le crisi acute e migliorare nettamente la qualità della vita. In questo video illustro: - come il principale fattore scatenante delle recidive sia lo stress biologico e psicologico che, alterando il ritmo del sonno e innalzando i livelli di cortisolo nel sangue, sregola il sistema immunitario e facilita il “risveglio” del virus dormiente nelle nostre cellule; - come la prima strategia preventiva consista quindi nel ridurre lo stress, cercando di dormire di più, facendo una bella passeggiata all’aperto la mattina presto (se il dolore non è troppo forte), mangiando sano e limitando al massimo gli alcolici; - la migliore forma di prevenzione farmacologica da attuare nei periodi in cui, nonostante le migliori intenzioni, la pressione della vita quotidiana non molla la presa e la correlazione perversa stress-recidiva rischia di ripresentarsi; - perché, come nel caso del covid, è giusto parlare di “long herpes” e della sua principale conseguenza, la neuropatia post-erpetica; - che cosa sono il dolore nocicettivo, il dolore neuropatico e il dolore nociplastico, e in che relazione si pongono con le recidive ravvicinate nel tempo; - a quali condizioni una psicoterapia può essere di qualche utilità. Spero che questi suggerimenti possano aiutarla a uscire dalla “gabbia erpetica” che la tiene prigioniera. Auguri di cuore.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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