Sindrome della vescica dolorosa e dolore pelvico: ruolo dell'intestino nel ridurre l'infiammazione cronica vescicale
Condividi su
11/03/2019
Graziottin A. Sindrome della vescica dolorosa e dolore pelvico: ruolo dell’intestino nel ridurre l’infiammazione cronica vescicale Graziottin A. (a cura di), Atti e approfondimenti di farmacologia del corso ECM su "Patologie ginecologiche benigne e dolore: come scegliere il meglio fra terapie mediche e chirurgiche", organizzato dalla Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus, Milano, 25 maggio 2018, p. 91-96
Sindrome della vescica dolorosa, vestibolite vulvare e dolore pelvico cronico sono patologie frequenti. Spesso presenti in comorbilità, sono ancora poco conosciute, poco diagnosticate, poco e tardivamente curate. Necessitano invece di una visione strategica, capace di leggere i denominatori comuni del processo infiammatorio che sottende il dolore. Considerate le sue peculiari attività, l’E. Coli Nissle 1917 si rivela un probiotico potenzialmente molto utile per interrompere il circolo vizioso del peggioramento dello stato infiammatorio a carico della parete del colon, riducendo quindi uno degli affluenti più potenti del grande fiume del dolore pelvico cronico. Data inoltre la sua capacità di antagonizzare l’Escherichia Coli uropatogeno (UPEC), l’E. Coli di Nissle è in grado di ridurre anche il quadro infiammatorio vescicale, agendo sui biofilm patogeni endouroteliali, riducendo così un altro affluente del dolore pelvico cronico.
FAIR USE: Il contenuto di questo lavoro è a libera disposizione per il download, la stampa e la lettura a titolo strettamente personale e senza scopo di lucro. Ogni citazione per finalità didattiche e/o scientifiche dovrà riportare il titolo del documento, il nome dell'autore (o degli autori), i dati del libro o della rivista da cui il lavoro è tratto, e l'indirizzo del sito (www.fondazionegraziottin.org).
ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
Vuoi far parte della nostra community e non perderti gli aggiornamenti?