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Menopausa e terapia ormonale sostitutiva – Parte 1

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Menopausa e terapia ormonale sostitutiva – Parte 1

03/04/2018

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

Sintesi del video e punti chiave

Quando una donna in menopausa lamenta secchezza vaginale, cistiti post coitali, prurito vulvare e una sensazione di invecchiamento genitale, di cui magari ha pudore a parlare, il medico deve ascoltare attentamente il suo racconto e chiedersi quali eventi fisiopatologici siano sottesi ai sintomi portati in consultazione. Il passo successivo è, in assenza di controindicazioni maggiori, prescrivere una terapia ormonale su misura per aiutare quella donna a ritrovare la salute perduta.
Nella prima parte di questo video la professoressa Graziottin illustra:
- come nella menopausa sia di fondamentale importanza ridare al corpo gli ormoni che l’ovaio ha smesso di produrre;
- per quali ragioni storiche questo principio, del tutto pacifico in altre branche della medicina, in ginecologia è spesso messo in discussione;
- lo studio americano che, nel 2002, ha ingiustamente suscitato il panico intorno alle terapie ormonali;
- come oggi i dati di quello studio siano stati rianalizzati e abbiano dimostrato come una terapia ormonale sostitutiva iniziata tempestivamente, lungi dal rappresentare un pericolo, riduca la mortalità cardiovascolare e da cancro;
- il modesto incremento di rischio per la mammella, che però è più che compensato da tutti gli altri benefici per la salute.

Per gentile concessione di Medicina e Informazione WebTv

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