Prof. Linda Vignozzi Professore Associato di Endocrinologia Responsabile della SOD “Andrologia, Endocrinologia femminile e Incongruenza di genere”, A.O.U. Careggi - Dipartimento di Scienze Biomediche Sperimentali e Cliniche “Mario Serio”, Università degli Studi di Firenze
Linda Vignozzi La vagina come organo endocrino Corso ECM su “La donna dai 40 anni in poi: progetti di salute”, organizzato dalla Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus, Milano, 24 maggio 2019
Sintesi del video e punti chiave
La vagina è un organo atto a rispondere all’azione degli ormoni sessuali in tante fasi della vita, sin dallo stato embrionale. Gli androgeni, in particolare, svolgono un’azione potente sul suo trofismo e possono rappresentare una valida risposta ai disturbi sessuali che caratterizzano gli anni della menopausa. Il deidroepiandrosterone (DHEA), in particolare, offre una promettente modalità di somministrazione per la successiva conversione in androgeni. In questo video, la professoressa Vignozzi illustra: - come, nell’embriogenesi, la differenziazione tra organi sessuali maschili e femminili avvenga per effetto del testosterone; - come la vagina rimanga altamente responsiva all’azione degli androgeni anche nell’età adulta; - gli effetti degli androgeni sull’ambiente e sul trofismo del clitoride e della vagina, e su tutte le principali dimensioni della funzione sessuale; - come i benefici degli androgeni si dispieghino anche quando la donna assume inibitori dell’aromatasi; - in che modo e perché gli androgeni svolgono anche una specifica funzione antinfiammatoria, attualmente oggetto di studi molto sofisticati; - i benefici del DHEA a livello locale, e i meccanismi enzimatici che ne regolano la trasformazione nei composti finali (testosterone, androstenedione, diidrotestosterone).
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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