Sintesi dell'intervista e punti chiave
E’ vero che esistono diversi tipi di diabete? Quali sono i sintomi? Quando è bene preoccuparsi e sottoporsi a un esame di controllo? Quali stili di vita aiutano a prevenire il disturbo?
In questa intervista illustriamo:
- le due principali forme di diabete: il tipo 1 (insulino-dipendente), diffuso soprattutto fra i giovani e i bambini, e causato da un danno, normalmente virale, alle cellule beta delle “isole di Langerhans” del pancreas, deputate alla produzione dell’insulina; il tipo 2 (alimentare), assai più diffuso, che colpisce soprattutto le persone dai 40-50 anni in su, e dipende nella maggior parte dei casi da un’alimentazione troppo ricca di amidi, zuccheri e grassi;
- i sintomi del diabete di tipo 2: sintomi generali (sete, diuresi abbondante, aumento dell’appetito e del peso, stanchezza cronica, disidratazione, disturbi visivi); sintomi specifici e più ambigui (stipsi, parestesie alle mani e ai piedi, pelle poco elastica); sintomi tardivi gravi (ferite sui piedi e ulcerazioni della pelle da microangiopatia periferica); sintomi collegati (depressione, ansia, sonnolenza, micropolicistosi ovarica e infezioni recidivanti);
- come la neuropatia diabetica sia una delle complicanze più insidiose del diabete, in grado di causare non solo fastidiose parestesie ma anche gravi alterazioni del sistema nervoso autonomo;
- i valori di glicemia che richiedono un drastico cambiamento degli stili di vita, e quelli che già segnalano il rischio di malattie cardiovascolari;
- i principali segnali di allarme che devono indurre a una verifica della glicemia: il peso eccessivo, specialmente se abbinato a scarso movimento fisico; la familiarità per il diabete; la tendenza a combattere lo stress o la tristezza mangiando dolci; nelle donne, la micropolicistosi ovarica;
- gli stili di vita che combattono l’insorgenza della malattia: alimentazione sana, movimento fisico aerobico quotidiano, controllo del peso.