Il primo tempo è caratterizzato dalla crescente diffusione ectopica di tessuto endometriale, che dà luogo a molteplici aggregati cellulari in crescita progressiva. Questi aggregati non sono visibili con gli attuali mezzi di indagine finché non raggiungano un diametro di almeno 2 millimetri: ciascuno di essi però contiene già 10-14.000 cellule endometriosiche, costituendo un "milieu" infiammatorio. Queste isole ectopiche possono essere considerate come micro-ferite aperte, che vanno incontro a ciclici picchi di infiammazione (che scatenano e peggiorano il dolore), alternati a inefficaci tentativi di riparazione.
In questo primo tempo, l’endometriosi dà chiari segnali di allarme con sintomi precoci: i principali, e più fortemente predittivi, sono la dismenorrea severa, i cicli mestruali abbondanti e la dispareunia profonda, in ragazze o donne che abbiano già rapporti sessuali con penetrazione vaginale.
Il secondo tempo inizia quando le lesioni endometriosiche divengono visibili con le attuali metodiche diagnostiche per immagini o, più tardivamente, con la chirurgia.
Obiettivo di questo lavoro è analizzare il valore diagnostico predittivo di dismenorrea severa e cicli abbondanti, e le loro comorbilità.
La finalità clinica è valutare se:
- una diagnosi tempestiva di questi sintomi possa ridurre l’attuale grave ritardo diagnostico;
- un’appropriata terapia medica personalizzata di questi sintomi possa ridurre la velocità di progressione della malattia, la sua gravità e le severe comorbilità, in termini di dolore, impatto sulla sessualità, riduzione della fertilità e riduzione complessiva di salute e qualità di vita.
Il contenuto di questa relazione è stato oggetto di ricerca e discussione plenaria nell’Atelier 15 della Endometriosis Consensus di Strasburgo (15-17 settembre 2022), focalizzato su “Endometriosis and comorbid pain: impact on women’s and couple’s sexuality” e coordinato dalla professoressa Graziottin.
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