ho scritto di getto questa mail tornando a Roma dopo aver partecipato al corso sulla vulvodinia che si è svolto a Milano con lei e il dottor Murina. Ma ho aspettato un po’ a inviargliela, perchè temevo non fosse opportuno disturbarla. Alla fine ho capito che la voglia di dirle GRAZIE prevaleva sulla buona educazione!
Si, sono a ringraziarla innanzitutto per la sua professionalità, ma anche per l’entusiasmo e la passione che esprime in modo coinvolgente.
L’incontro con lei mi è sembrato davvero un evento miracoloso: ascoltare una collega della sua levatura avere un approccio che corrisponde a ciò che anch’io nella pratica clinica cerco di fare routinariamente mi ha riempito di orgoglio e di rassicurazione. Avere la conferma da parte sua che «oltre la superficie c’e un profondo» a cui pensare, mi ha confortato non sa quanto... Condividere con lei lo stesso presupposto, e cioè che il vissuto e l’emotività sono parti integranti dell’eziopatogenesi di alcune disfunzioni, mi ha davvero rincuorata.
Ho sempre temuto di essere una trasgressiva, poco conforme alle normali linee guida, alle comuni visioni tradizionali.
Forse lei si stupirà, ma questo non lo insegna mai nessuno: nessun cattedratico, o quasi, va al di là delle nomenclature, dei protocolli “sic et sempliciter” o ritaglia la terapia in modo personalizzato alla singola paziente.E soprattutto quasi mai nessuno affronta la patologia in esame inserendola in un contesto più ampio, quello della paziente nel suo complesso.
Anch’ io dico alle nostre pazienti: «Signora, la sua vagina parla!». Ma da oggi lo dirò con un’altra convinzione...
Io coordino, al nuovo Centro del pavimento pelvico del Policlinico Gemelli diretto dal professor Scambia, l’attività diagnostica e riabilitativa, dopo una fondamentale guida professionale del professor Paparella che, oltre alla materia, ha saputo trasmettere tanto rispetto per la capacità femminile di seguire tali patologie. E’ sempre stato un fautore del valore aggiunto di una ginecologa donna e di una ostetrica donna, figura fondamentale – a nostro avviso – per la cura del perineo e del pavimento pelvico “in toto". Direi che si tratta proprio di una filosofia di approccio quasi olistico, nel considerarlo una parte non a sé ma di un tutto psiche-corpo.
E come vede abbiamo un linguaggio comune.
Mi permetto di scriverle sperando di poterla coinvolgere in future occasioni di lavoro, per concederci di crescere e di godere della sua instancabile e contagiante passione.
Grazie di cuore, e continui a stupirci così!
Monia Marturano