M.M.
La carenza ormonale della menopausa è certamente un fattore predisponente e precipitante, il cui peso relativo va tuttavia valutato nel contesto di altri cofattori concomitanti. Questi includono cause:
- biologiche, oltre alla carenza ormonale;
- psicosessuali;
- relazionali, legate al/la partner;
- correlate al contesto esistenziale e professionale.
Sul fronte ormonale, se non esistono controindicazioni, la terapia ormonale sostitutiva classica prevede estrogeni e progesterone/progestinici (se la donna ha l’utero) sistemici, ossia per bocca e/o per via transdermica (cerotto o gel), oppure per via locale, vaginale. Quest’ultima via include estrogeni (estriolo, estradiolo, estrogeni naturali coniugati) oppure il prasterone (DHEA sintetico).
Personalmente, nelle mie pazienti, quando indicati, uso il deidroepiandrosterone (DHEA) per bocca e il testosterone in crema, preparata dal farmacista preparatore certificato, su precisa prescrizione medica.
Qualora la secchezza e il dolore ai rapporti abbiano una componente importante in un’eccessiva contrazione dei muscoli del pavimento pelvico (ipertono), è indicata una terapia di riabilitazione dello stesso, per riportarne il tono a livelli sani. Altrimenti una paziente potrà anche fare il bagno negli ormoni, ma avrà sempre sintomi genitali che contribuiscono a un blocco secondario del desiderio sessuale!
Occorre quindi una terapia multimodale personalizzata che dia risposte terapeutiche appropriate e coerenti con i diversi fattori che contribuiscono a zittire il desiderio.
Un cordiale saluto e molti auguri.