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Lesione da parto del plesso brachiale: il rischio è maggiore fra le donne migranti

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Lesione da parto del plesso brachiale: il rischio è maggiore fra le donne migranti
11/07/2024

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

Commento a:
Grahn P, Gissler M, Nietosvaara Y, Kaijomaa M.
Ethnic background as a risk factor for permanent brachial plexus birth injury: a population-based study
Acta Obstet Gynecol Scand. 2024 Jun;103(6):1201-1209. doi: 10.1111/aogs.14817. Epub 2024 Mar 12. PMID: 38470173; PMCID: PMC11103133
La lesione da parto del plesso brachiale è la più comune causa di disabilità permanente nei neonati in Finlandia. Lo studio retrospettivo coordinato da Petra Grahn, del Dipartimento di Ortopedia e traumatologia pediatrica dell’Università di Helsinki, mira a valutare i fattori di rischio e a calcolarne l’incidenza.
Lo studio ha preso in considerazione tutti i parti avvenuti fra il 2006 e il 2022 nella Finlandia meridionale. Il numero di bambini nati, i dati ostetrici, l’etnia delle madri e il loro eventuale status di migranti sono stati raccolti dai registri dell’Istituto finlandese per la salute e il benessere e da Statistics Finland.
La gravità della lesione è stata valutata utilizzando il Test di Toronto a 3 mesi: i punteggi più bassi, su una scala da 0 a 10, sono indicativi di quadri clinici più gravi.
Ecco, in sintesi, i dati emersi dalla ricerca:
- su 298.428 bambini nati durante il periodo di studio, 100 hanno subito una lesione congenita permanente del plesso brachiale (0,34 per mille);
- le madri di questi bambini avevano un indice di massa corporea più elevato (29 vs. 24), e le loro gravidanze erano state più frequentemente complicate da diabete (28% vs. 12%), distocia di spalla (58% vs. 0,3%) o parti assistiti (45% vs 10%) rispetto a tutte le altre madri (p < 0,001);
- 32 dei 52.725 bambini nati da madri migranti hanno avuto una lesione congenita permanente del plesso brachiale (0,61 per mille);
- l’incidenza di lesioni era 5,7 volte più alta tra i figli di migranti nere dall’Africa (18/11.738; 1,53 per mille) rispetto ai figli delle madri nate in Finlandia (0,27 per mille);
- i bambini di madri nere hanno avuto lesioni più gravi rispetto a tutti gli altri (p = 0,007) con un punteggio medio del test di Toronto a 3 mesi di 4,2 (intervallo 0,0-6,5, SD ±1,6) rispetto a 5,6 (intervallo 0,0-9,3, SD ± 2.2);
- le madri nere avevano un indice di massa corporea più elevato a inizio gravidanza rispetto alle caucasiche (29 contro 26, p = 0,02);
- la distocia della spalla e il parto assistito sono i fattori di rischio più importanti per la lesione permanente del plesso brachiale.
Nella sezione dedicata alla discussione dei risultati, gli Autori analizzano ampiamente le possibili cause di questa maggiore vulnerabilità. Al di là dello specifico problema analizzato, lo studio ha il più ampio merito di richiamare l’attenzione sul problema della qualità delle cure ostetriche per le donne migranti, primo requisito per un normale inserimento dei loro figli nel tessuto sociale dei Paesi di destinazione.

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