Il ramosetron è un antagonista del recettore 5-HT3 della serotonina ed è utilizzato principalmente per il controllo della nausea e del vomito. Precedenti ricerche ne avevano documentato l’efficacia, nella dose di 5 μg, anche nella terapia della sindrome dell’intestino irritabile con diarrea (irritable bowel syndrome with diarrhea, IBS-D) negli uomini. Il trial giapponese – randomizzato, a doppio cieco, contro placebo – si è proposto di verificare se il farmaco possa agire positivamente anche sulle donne, e a tale scopo ha testato tre dosi diverse: 1.25, 2.5 e 5 μg.
Lo studio è stato condotto su 409 donne, alle quali sono stati somministrati il placebo (n=102), 1.25 μg (n=104), 2.5 μg (n=104) e 5 μg (n=99) di ramosetron una volta al giorno per 12 settimane, dopo una baseline di 1 settimana.
Questi gli endpoint della ricerca:
- miglioramento globale dei sintomi nel primo mese;
- miglioramento globale dei sintomi nei mesi successivi;
- attenuazione del dolore e del disagio addominale;
- modificazioni settimanali della forma e della consistenza delle feci, valutate secondo la Bristol Stool Form Scale (BSFS);
- miglioramento del punteggio nella scala Irritable Bowel Syndrome - Quality of Life (IBS-QOL).
Al termine del trial è emerso come la dose intermedia di 2.5 μg sia quella più efficace e con i minori effetti collaterali (stipsi). Essa infatti, rispetto al placebo e agli altri dosaggi:
- ha significativamente migliorato il dolore e il disagio addominali al secondo mese (62.5%, P=.002), al terzo mese (60.6%, P=.005) e al termine dello studio (63.5%, P=.002);
- ha determinato la più significativa modificazione settimanale nella forma e nella consistenza delle feci (P<.05).
Il punteggio nella scala IBS-QOL non è cambiato.
Il trial suggerisce quindi come 2.5 μg di ramosetron possano essere efficaci nel curare i sintomi della IBS-D anche nelle donne.