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Endometriosi: in che modo il Covid-19 ha peggiorato la qualità dell’assistenza clinica

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Endometriosi: in che modo il Covid-19 ha peggiorato la qualità dell’assistenza clinica
07/11/2024

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

Commento a:
Waters N, Taffs L, Marino JL, Rapsey C, Girling JE, Peate M.
Unmet needs in endometriosis: lessons from Covid-19
Womens Health Rep (New Rochelle). 2022 Nov 14;3(1):937-943. doi: 10.1089/whr.2022.0051. PMID: 36479376; PMCID: PMC9712036
Una delle principali sfide della pandemia di Covid-19 è stato il coordinamento dell’accesso all’assistenza sanitaria sia per le persone colpite dal virus, sia per quelle affette da altre patologie acute e croniche. Le restrizioni imposte dai Governi e l’aumento del carico sanitario sulle strutture di assistenza hanno determinato notevoli cambiamenti nell’erogazione dei servizi sanitari: cambiamenti che hanno avuto un impatto pesante sulle persone con patologie come l’endometriosi, che richiedono una gestione clinica continua. A queste problematiche è dedicato lo studio di Niamh Waters e collaboratori, del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia dell’Università di Melbourne a Parkville, Australia.
Lo studio è stato condotto con un sondaggio online diffuso dai social media delle organizzazioni australiane per l’endometriosi e del Royal Women’s Hospital di Melbourne.
Su 576 sondaggi restituiti, 329 hanno segnalato un impatto della pandemia da Covid-19 sulla continuità e la qualità delle cure.
Sono state identificate 15 aree di impatto, raggruppate in 3 domini:
- accesso ai servizi sanitari;
- qualità della vita quotidiana;
- effetti dell’isolamento.
Le osservazioni più frequenti hanno riguardato:
- il ridotto accesso ai servizi sanitari;
- la gestione dei sintomi in un contesto di minori spostamenti quotidiani e di smart working;
- i servizi di telemedicina.
Lo studio documenta la discrepanza fra la categorizzazione degli interventi clinici definiti dai politici come “non essenziali” e le aspettative delle pazienti rispetto a procedure percepite “essenziali” per il proprio benessere.
Questi risultati potranno ispirare la gestione dei servizi sanitari in caso di nuove pandemie, per non compromettere la qualità di vita delle persone affette da condizioni croniche come l’endometriosi.
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