Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
As-Sanie S, Black R, Giudice LC, Gray Valbrun T, Gupta J, Jones B, Laufer MR, Milspaw AT, Missmer SA, Norman A, Taylor RN, Wallace K, Williams Z, Yong PJ, Nebel RA. Assessing research gaps and unmet needs in endometriosis Am J Obstet Gynecol. 2019 Feb 18. pii: S0002-9378(19)30385-0. doi: 10.1016/j.ajog.2019.02.033. [Epub ahead of print]
Analizzare la qualità della medicina dell’endometriosi, e indicare in che modo possano essere migliorate la diagnosi e la terapia di questa patologia: è questo l’obiettivo del gruppo di studio interdisciplinare creato dalla Society for Women’s Health Research e formato da ricercatori, clinici e pazienti. I risultati del meeting – coordinato da Sawsan As-Sanie, del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia dell’Università del Michigan ad Ann Arbor, Stati Uniti – sono stati pubblicati dall’American Journal of Obstetrics and Gynecology lo scorso febbraio. L’endometriosi è una malattia cronica e sistemica che colpisce circa il 10 per cento delle donne in età riproduttiva. Il dolore ad essa correlato può avere un impatto fortemente negativo sul benessere fisico ed emotivo, sulla qualità della vita e sull’ambito lavorativo e relazionale. Ciononostante, si tratta di una patologia ancora poco studiata, il che limita notevolmente le possibilità di innovazione nella diagnosi e nella terapia. Questa insufficiente consapevolezza – non solo fra i medici, ma anche le pazienti e il pubblico – è in parte dovuta a due fattori: - la tendenza a considerare “normale” il dolore catameniale delle donne; - la stigmatizzazione sociale delle tematiche relative alle mestruazioni. Un approccio interdisciplinare al problema e una maggiore consapevolezza fra le pazienti, i medici e l’opinione pubblica possono contribuire ad attenuare tale connotazione negativa, a migliorare la diagnosi e le terapie, e a incoraggiare nuovi progressi nella ricerca. Il documento di As-Sanie e colleghi è strutturato con rigore e si articola nei seguenti capitoli: 1) barriere alla diagnosi: - barriere sociali e ruolo della stigmatizzazione; - barriere correlate all’inadeguata comprensione della patologia; - barriere correlate alla preparazione dei medici; - barriere correlate agli attuali strumenti di indagine; 2) futuro della diagnostica; 3) barriere alla terapia: - limiti delle attuali terapie; - barriere all’accesso a cure di qualità; - barriere correlate alla preparazione dei medici; 4) futuro delle terapie.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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