C.B.
Il disturbo è caratterizzato da congestione, pulsazione, lubrificazione vaginale, che viene percepita come spontanea, intrusiva e non gradita. Come nel suo caso, l’eccitazione compare in totale assenza di desiderio e di interesse sessuale. Queste sensazioni non scompaiono dopo uno o più orgasmi, ed è questo che le differenzia dagli eccessi di desiderio: il disagio può persistere per ore o giorni, ed è causa di notevole stress personale, con difficoltà nella vita quotidiana professionale e familiare.
Le cause sono eterogenee e, in molti casi, restano ancora sconosciute. Il disturbo può essere innescato da un eccesso di farmaci con attività androgenica. Oppure può essere associato ad epilessia o a danni ischemici cerebrali. O, ancora, a lesioni vascolari a livello genitale. A volte è associato a iperattività del muscolo elevatore dell’ano, che circonda la vagina, o a lesioni neurologiche. Può peggiorare in situazioni di stress ed essere ulteriormente accentuato da stimoli neutri come le vibrazioni dell’auto o, come nel suo caso, l’attività sportiva.
Certamente è un disturbo che merita di essere ben inquadrato, per escludere patologie organiche e ristabilire la serenità di vita delle pazienti, devastate dalla frustrazione e anche dal dolore genitale che questa condizione non di rado comporta. Risultano utili a questo proposito: una storia clinica dettagliata, con una visita generale e ginecologica molto accurata; l’esecuzione dei dosaggi ormonali, in particolare degli ormoni maschili; una TAC o una risonanza magnetica cerebrale e, se indicato, della regione genitale; un elettroencefalogramma; una valutazione elettromiografica, ad ago, del muscolo elevatore dell’ano. Suggeriamo anche quest’ultimo accertamento perché il disturbo potrebbe peggiorare in presenza di contrazioni involontarie di questo muscolo.
In parallelo, alcuni semplici accorgimenti possono contribuire ad attenuare il problema: mantenere stili di vita sani, riducendo il più possibile lo stress; evitare sostanze o droghe eccitanti; praticare lo yoga, o il training respiratorio di rilassamento, per abbassare l’ansia e la tensione, e rilassare i muscoli del pavimento pelvico; cercare di non tenere le gambe accavallate, perché questa posizione può aumentare la tensione e la pressione locale genitale.
Le consigliamo comunque di rivolgersi a un centro qualificato di sessuologia medica, che saprà sicuramente consigliarle il percorso terapeutico più corretto per lei. Non si senta sola!