La clitoralgia è classificata come un sottotipo di vulvodinia localizzata, ma la conoscenza del disturbo è ancora molto limitata.
La ricerca ha coinvolto 126 donne affette da dolore clitorideo, alle quali è stato chiesto di rispondere a un questionario on line mirato a raccogliere e valutare:
- i dati demografici delle pazienti;
- le caratteristiche descrittive del dolore (intensità, durata, qualità, livello di stress correlato);
- l’impatto del dolore sulle attività quotidiane;
- la qualità della funzione sessuale (attraverso il Female Sexual Function Index);
- l’anamnesi medica e ginecologica.
Questi i principali risultati:
- la clitoridinia è caratterizzata da episodi dolorosi frequenti e intensi, che possono essere sia provocati sia non provocati;
- il dolore impatta in modo significativo sulla vita quotidiana e sulla funzione sessuale;
- il dolore può essere localizzato solo sul clitoride, o manifestarsi insieme ad altre forme di dolore genitale;
- la comorbilità con altre patologie caratterizzate da dolore cronico è frequente;
- l’analisi dei dati suggerisce che esistano due distinte tipologie di dolore clitorideo, una localizzata e una generalizzata, ciascuna con caratteristiche proprie e con un diverso impatto sul vissuto soggettivo del dolore stesso.
Questo studio è prezioso perché dimostra come le donne affette da clitoralgia soffrano di un dolore molto significativo, altamente stressante e spesso a lungo termine, che interferisce negativamente con tutte le attività della vita. E’ quindi importante che il ginecologo ne conosca le caratteristiche cliniche in modo da arrivare a una diagnosi rapida e corretta, e impostare una terapia efficace.