1) quali siano i professionisti della salute maggiormente consultati, e il livello di utilità di tali consultazioni;
2) i trattamenti prescritti e i benefici percepiti;
3) a quali cause le donne attribuiscono il problema, perché tali cause influenzano la scelta del professionista a cui rivolgersi e il grado di apertura a trattamenti diversi.
La ricerca è stata condotta tramite un questionario on line, che ha coinvolto 212 partecipanti: i dati sono stati elaborati utilizzando le risposte di 93 donne affetta da vaginismo acquisito e 75 con vaginismo primario.
Questi, in sintesi, i risultati:
- i ginecologi e i medici di medicina generale sono i professionisti più consultati, ma solo i ginecologi sono reputati utili;
- gli psicologi e i sessuologi sono consultati di frequente, ed entrambi sono considerati utili;
- i fisioterapisti sono consultati da poche donne, ma sono ritenuti i professionisti più utili;
- alle donne con vaginismo primario, ossia presente fin dai rimi rapporti sessuali, sono più frequentemente assegnati trattamenti come la dilatazione vaginale, un’educazione sessuale adeguata e gli esercizi di Kegel;
- alle donne con vaginismo acquisito, invece, sono più sovente consigliati trattamenti medico-farmacologici, soprattutto per la cura della secchezza vaginale e, in più generale, della dispareunia che sottendono le forme di vaginismo a genesi prevalentemente biologica. Queste donne, inoltre, tentano normalmente un più ampio ventaglio di interventi;
- la visita ginecologica, effettuata anche a scopo informativo ed educativo, per aiutare la donna ad una migliore e più adeguata conoscenza di sé anche dal punto di vista fisico, parlare del significato del problema, la dilatazione vaginale e i programmi di educazione sessuale sono considerati i tipi di intervento più utili;
- le cause più frequenti a cui le donne con vaginismo primario attribuiscono il problema sono il dolore, la paura e il disgusto per la penetrazione.
Anche se condotto su un numero di donne relativamente basso, lo studio conferma come il trattamento del vaginismo primario e acquisito richieda l’indagine di molteplici fattori di ordine biologico, psicologico e relazionale, e un approccio terapeutico rigorosamente multidisciplinare.