Nel 2009, sono stati analizzati 407 pazienti ai quali era già stata diagnosticata l’emicrania presso il Samsung Medical Center di Seoul. Fra questi, 261 soffrivano anche di nausea e/o vomito (gruppo N/V), mentre 146 non ne soffrivano (gruppo non N/V). Ciascun paziente è stato valutato utilizzando un questionario strutturato.
Questi, in sintesi, i risultati:
- rispetto al gruppo non N/V, i pazienti del gruppo N/V sono più giovani e più frequentemente donne, hanno un indice di massa corporea anomalo, consumano meno alcol, hanno una storia familiare di emicrania, soffrono di attacchi più severi, sono più stressati, accusano sintomi più gravi dopo un’attività fisica, hanno più dolore addominale e patiscono maggiormente di fotofobia e fonofobia;
- l’analisi multivariata indica in particolare che la giovane età (<40 anni, OR 2.128; 95% CI, 1.206-3.756; P=0.009), il sesso femminile (OR 2.703; 95% CI, 1.492-4.896; P=0.001), la storia familiare di emicrania (OR 2.080; 95% CI, 1.169-3.700; P=0.013), il dolore addominale (OR 4.452; 95% CI, 1.263-15.693; P=0.020) e la fotofobia/fonofobia (OR 2.296; 95% CI, 1.308-4.030; P=0.004) sono fattori predittivi indipendenti di emicrania nei/nelle pazienti con nausea e/o vomito.
Di conseguenza, in presenza di queste categorie, di fronte a un/una paziente con nausea e/o vomito il medico curante dovrebbe formulare un’ipotesi diagnostica di emicrania, e indirizzare quindi il paziente stesso non al gastroenterologo ma allo specialista di competenza.