Cara Simona, il quadro che lei ha descritto è tipico di una vestibolite vulvare associata a cistiti recidivanti: si tratta di una condizione clinica che arriva a colpire il 15% delle donne in età fertile, e da cui si può guarire a patto che vengano instaurate le corrette linee terapeutiche. E’ un infiammazione cronica del vestibolo vaginale che si manifesta clinicamente con dolore e bruciore all’introito della vagina (molto frequentemente viene descritta come una sensazione di “tagli” a livello della mucosa vaginale), sia spontaneo, sia provocato dal contatto con indumenti intimi o dal rapporto sessuale (dolore alla penetrazione). Frequentemente si associa a sintomi urologici con comparsa di cistiti ricorrenti anche di natura emorragica e postcoitali (insorgenza entro 24-72 ore dal rapporto).
La vestibolite è una patologia complessa dal punto di vista eziopatogenetico: in estrema sintesi, si riconosce un’infezione cronica da Candida associata ad ipertono del muscolo elevatore dell’ano (il principale muscolo del pavimento pelvico); questo quadro determina un’iperattivazione del mastocita, la cellula del sistema immunitario che rappresenta la prima linea di difesa del nostro organismo, che libera sostanze infiammatorie che automantengono il substrato patologico fino al coinvolgimento delle fibre nervose.
Dalla complessità del problema consegue che il percorso terapeutico debba prevedere diversi punti di azione, basati sull’utilizzo di farmaci antimicotici (contro la Candida), antinfiammatori (per ridurre la degranulazione del mastocita), miorilassanti da associare eventualmente a sedute di TENS (per portare a una riduzione del tono del muscolo elevatore dell’ano), probiotici intestinali e protettori della parete vescicale (estratto di mirtillo rosso e D-mannosio per contrastare le infezioni da Escherichia Coli). A tutto ciò si devono aggiungere diverse norme dietetico-comportamentali (eliminazione di prodotti lievitati e zuccheri semplici; utilizzo di indumenti intimi di cotone), ed evitare il più possibile gli antibiotici (che attaccando gli ecosistemi intestinale, vaginale e vescicale possono danneggiare la situazione), per ottenere la guarigione nel minor tempo possibile. Un cordiale saluto.