Cisti ovariche recidivanti: un caso limite e le alternative terapeutiche
Condividi su
«Soffro da sempre di cisti recidivanti. Sono stata operata per la prima volta a 16 anni, per un cistoadenoma mucinoso all’ovaio destro. In seguito ho preso per dieci anni una pillola con estradiolo valerato e dienogest, poi purtroppo ho dovuto smettere per un episodio di tromboflebite superficiale. A 28 anni ho avuto un secondo intervento, sempre per un cistoadenoma mucinoso, ma all’ovaio sinistro. A 31 anni, dopo un intervento per la crioconservazione di ovociti, mi sono state asportate altre due cisti, di cui una è risultata essere endometriosica. Ora sto assumendo una pillola al dienogest, ma intanto si è formata una nuova cisti, già grande e dolorosa. Non so più cosa fare. Non capisco quale possa essere la soluzione per il mio problema. Mi scoraggia l’idea di dover affrontare ulteriori interventi, peraltro non risolutivi, in tempi così ravvicinati. Cosa posso fare? Esiste un’altra terapia?».
Cisti ovariche recidivanti: un caso limite e le alternative terapeutiche
24/02/2023
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
La risposta in sintesi
Gentile amica, il problema che illustra interessa per fortuna un numero ristretto di donne, ma pone quesiti molto rilevanti. Innanzitutto mi fa piacere sottolineare la competenza dei medici che in questi anni l’hanno seguita: correttissima la prescrizione iniziale della pillola estroprogestinica; altrettanto impeccabile il passaggio al solo dienogest dopo l’episodio di tromboflebite, perché questo tipo di problema controindica l’assunzione di estrogeni; del tutto avveduta la crioconservazione degli ovociti, per un’eventuale fecondazione medico-assistita, quando gli interventi sono diventati così frequenti da mettere a rischio la sua riserva ovarica. Ciò detto, vediamo cosa si potrebbe fare per farla uscire da questa situazione, invero molto complessa. In questo video illustro: - come il dienogest, terapia di prima linea per l’endometriosi, non sia però approvato come contraccettivo, mentre lo sono altre due pillole solo progestiniche, una al desogestrel e l’altra al drospirenone; - la possibilità (tutta da verificare) che almeno una di queste due pillole, silenziando l’ovaio, riesca anche a frenarne la tendenza a formare cisti; - un’ulteriore soluzione che, però, è percorribile solo in assenza di rischio trombotico e che quindi non è adeguata al suo caso: un analogo del GnRH per silenziare l’ovaio e un estroprogestinico molto leggero, come terapia “add-back”, ossia in aggiunta, per evitare i sintomi della condizione simil-menopausale indotta dall’analogo e le conseguenze della protratta carenza ormonale.
FAIR USE: Il contenuto di questo lavoro è a libera disposizione per il download, la stampa e la lettura a titolo strettamente personale e senza scopo di lucro. Ogni citazione per finalità didattiche e/o scientifiche dovrà riportare il titolo del documento, il nome dell'autore (o degli autori), i dati del libro o della rivista da cui il lavoro è tratto, e l'indirizzo del sito (www.fondazionegraziottin.org).
ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
Vuoi far parte della nostra community e non perderti gli aggiornamenti?