Cisti ovariche e irregolarità mestruali: accertamenti e terapia
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05/02/2015
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica, H. San Raffaele Resnati, Milano Dott.ssa Dania Gambini Dipartimento di Ginecologia e Ostetricia, H. San Raffaele, Milano
“Ho 42 anni e lo scorso gennaio, per la prima volta da quando ho il ciclo mestruale, ho avuto un ritardo di 20 giorni. La cosa ha destato in me una reazione particolare (considerando che sono single da due anni e nel frattempo non ho avuto rapporti sessuali), che ho superato con l’arrivo del ciclo. A settembre ho fatto una visita ginecologica più approfondita, una colposcopia e il pap test, dai quali sono risultate una vaginosi batterica e una micosi vaginale, con segni citologici di insufficienza progestinica. A quanto pare c’è un’assenza di ovulazione. Il dottore mi ha prescritto l’ecografia transvaginale da eseguire prima e dopo il ciclo. Dalla prima sono risultate presenti due cisti ovariche (una a destra e l’altra a sinistra), di cui una passata da 3 a 3.7 centimetri nella seconda ecografia, mentre l’altra, pur essendo più grande (4.4 centimetri), è scomparsa. Il mese scorso ho nuovamente avuto un ritardo di 20 giorni. Nel frattempo il ciclo mi è arrivato. Il mio ginecologo propone un intervento chirurgico. Ho ancora fastidio e prurito con tracce di perdite bianche, dolori prima e durante il ciclo nonostante la cura. Penso che questi disturbi siano dovuti a una questione puramente ormonale. Ma il dottore ancora non mi prescrive un’integrazione di ormoni. Vorrei un vostro gradito consiglio se può. Grazie”.
Gentile amica, l’irregolarità mestruale e, come nel suo caso, il ritardo mestruale a test di gravidanza negativo possono riconoscere diverse cause scatenanti. Dal suo breve racconto e in base all’esito degli esami a cui si è sottoposta (referto dell’anatomo-patologo che evidenzia una carenza progestinica e presenza documentata all’ecografia di cisti ovariche disfunzionali), emerge un malfunzionamento delle sue ovaie con insufficiente produzione di progesterone e conseguente ritardo mestruale. Oltre ai cosiddetti marcatori ovarici (per meglio definire la natura delle cisti ovariche), potrebbe essere utile eseguire i dosaggi degli ormoni sessuali, compresa la funzionalità tiroidea e la prolattinemia. In assenza di controindicazioni assolute, considerando le dimensioni delle cisti, le consigliamo di ricorrere a una terapia estroprogestinica allo scopo di regolarizzare il ciclo e determinare la regressione delle cisti di natura disfunzionale. Per quanto riguarda la vaginite, è necessario eseguire i tamponi vaginali ed endocervicali completi, instaurando conseguentemente una terapia mirata per il germe isolato, in aggiunta a probiotici vaginali. Per maggiori informazioni sulla cura di questa patologia, legata spesso alla creazione di un biofilm patogeno da parte della Candida all’interno della vagina, la rinviamo agli articoli sotto elencati. Un cordiale saluto.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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