Brain fitness: tornare a studiare per sentirsi vivi
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04/01/2019
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Siamo sempre più attenti a mantenere tonici i nostri corpi e alcune volte trascuriamo la nostra essenza, i nostri pensieri... Sono anche quelli a rivelare la nostra età e a farci sentire in armonia con l’ambiente che ci circonda. Con gli anni, ci lasciamo assorbire a tal punto dalla quotidianità e dall’andamento delle nostre famiglie che non abbiamo tempo di volgere il nostro sguardo al mondo, perdiamo la curiosità, la capacità e la voglia di farci sorprendere da qualcosa di nuovo, da qualcosa che non conosciamo. E così il nostro sguardo perde la scintilla della meraviglia... Quella che si vede nelle foto di quando eravamo più giovani... Per il corpo, mi affido alla palestra e alle lunghe camminate. Per il cervello, ho deciso quest’anno, alla soglia dei cinquant’anni, di regalarmi un trattamento intensivo di... Università! L’Università, lo dice la parola stessa, sarà la mia finestra sull’universo di conoscenze che ancora non ho. Perché caricarmi di altri impegni? Perché ho voglia di vita, di “problemi” da risolvere. Problemi = vita? Sì!!! Ora sento di avere strumenti diversi per acquisire conoscenza rispetto a quando avevo 18 anni. Strumenti diversi per risolvere problemi di quelli belli, di quelli che una soluzione ce l’hanno, di quelli che, se uno trova la soluzione, ha imparato qualcosa. E quel qualcosa, si aggiunge al nostro bagaglio di esperienze, alla nostra persona ed alla nostra personalità. E diventa una parte di noi da far scoprire a figli, mariti, compagni, compagne e anche a nuovi amici e amiche, magari conosciuti in Facoltà!
Laura, 49 anni, mamma di Antonio Una laurea in giurisprudenza conseguita nel 1996 e neo studentessa della laurea magistrale “Language and Mind: Linguistics and Cognitive Studies” presso la Facoltà di Scienze Sociali, Politiche e Cognitive dell’Università di Siena
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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