Sintesi della lettura magistrale e punti chiave
Come può il ginecologo inquadrare rapidamente le condizioni intestinali della paziente? Qual è l’impatto dell’IBS sulla qualità della vita? Perché il colon irritabile è un problema prevalentemente femminile? Che ruolo gioca l’ecosistema intestinale nella patogenesi delle infezioni genito-urinarie? Che cosa sappiamo sulla relazione fra IBS e disturbi psicoemotivi?
In questa lettura magistrale, il professor Stanghellini illustra:
- la prevalenza dell’IBS per Paese, in Europa;
- alcuni semplici quesiti e accertamenti che permettono al ginecologo e al medico di medicina generale di diagnosticare la sindrome del colon irritabile;
- come l’IBS possa essere il mandante occulto non solo del dolore addominale, ma anche del dolore lombare e persino di disturbi cardio-respiratori, che nulla hanno quindi a che fare con le eventuali condizioni di “ansia” della donna;
- come l’impatto del colon irritabile sulla qualità della vita quotidiana sia equivalente a quello di patologie molto gravi come la retto-colite ulcerosa, il morbo di Crohn e – in altro distretto – lo scompenso cardiaco;
- perché una corretta diagnosi di IBS può ridurre il ricorso a interventi chirurgici come l’appendicectomia, la colecistectomia e l’isterectomia;
- il probabile ruolo delle fluttuazioni estrogeniche nella maggiore vulnerabilità femminile alla sindrome del colon irritabile;
- le relazioni fra sintomatologia dell’IBS, da un lato, e mestruazioni, dispareunia ed endometriosi, dall’altro;
- alcune significative differenze fra uomo e donna nella risposta immunitaria;
- l’enorme varietà della popolazione batterica intestinale;
- il concetto di traslocazione batterica e la sua importanza nella genesi delle infezioni a carico dell’apparato urogenitale;
- le più recenti indicazioni sull’uso di antibiotici sistemici e topici;
- l’allarmante relazione fra dolore addominale e IBS, da un lato, e incidenza di suicidi, dall’altro;
- l’importanza, per il ginecologo di fronte alla donna che lamenta dolore addominale, di “pensare” anche all’intestino, in una logica multidisciplinare.