Sintesi dell'intervista e punti chiave
Si può parlare di una vera e propria “dipendenza” da fumo, come per l’alcol e la droga? E’ possibile che questa dipendenza sia favorita da fattori sociali e relazionali? Quali danni produce il fumo sul decorso della gravidanza e sulla fertilità? E’ vero che fumare espone a gravissimi rischi anche il neonato?
In questa intervista illustriamo:
- i fattori che, secondo il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM), permettono di definire il bisogno di nicotina come una vera e propria dipendenza;
- come la separazione precoce dei bambini dalle madri lavoratrici possa ferire il loro bisogno di attaccamento, creando le premesse per una forte vulnerabilità alle dipendenze compensatorie;
- perché la solitudine che caratterizza la vita quotidiana di molti adolescenti può ulteriormente aggravare il rischio di assuefazione all’alcol, alle droghe e al fumo;
- come e perché il fumo può alterare il normale decorso della gravidanza, aumentando il rischio di aborto, malformazioni, parto prematuro e insufficiente accrescimento fetale;
- l’estrema pericolosità del fumo passivo per il neonato, soprattutto durante il periodo dell’allattamento: maggiore probabilità di morte improvvisa in culla; maggior rischio di asma allergica, otiti, bronchiti recidivanti e tumore cerebrale; più elevata vulnerabilità alle dipendenze;
- i danni del fumo per la fertilità femminile: invecchiamento precoce dell’ovaio, minori probabilità di successo della fecondazione assistita, rischio di menopausa anticipata;
- come il fumo aggravi nella donna il rischio di tumori del polmone, della mammella, della vescica e del collo dell’utero.