Lo studio di K.B. Smith e collaboratori, del dipartimento di Ostetricia e Ginecologia dell’Università della British Columbia a Vancouver, Canada, si propone di colmare questa lacuna, e studia:
- la sensibilità al dolore vestibolare;
- la funzionalità e la soddisfazione sul piano sessuale e relazionale;
- le potenziali associazioni fra queste due variabili.
Sono state studiate 17 donne con vestibolodinia provocata e 17 donne sane (controlli). L’analisi è stata condotta integrando i seguenti strumenti:
- visita ginecologica;
- intervista strutturata, con particolare riferimento al dolore percepito durante i rapporti;
- calcolo del Female Sexual Function Index (FSFI);
- compilazione del Golombok Rust Inventory of Sexual Satisfaction (GRISS);
- utilizzo della Dyadic Adjustment Scale (DAS).
Il Female Sexual Function Index (FSFI), strutturato in 19 domande, accerta le condizioni sessuali della donna in sei ambiti fondamentali – desiderio, eccitazione, lubrificazione, orgasmo, soddisfazione e dolore – e in totale. Il Golombok Rust Inventory of Sexual Satisfaction è un questionario articolato in 28 punti per lo studio dei disturbi sessuali. La DAS scale, infine, è uno strumento per valutare la qualità della relazione.
Le partecipanti, inoltre, sono state sottoposte a un test sensoriale quantitativo volto a stimare la soglia del dolore vestibolare e l’intensità del dolore ad essa associato: in particolare, sono state valutate le soglie del dolore vestibolare alla pressione e al calore.
Questi, in sintesi, i risultati:
- le donne colpite da vestibolodinia provocata riportano un significativo impoverimento della funzione sessuale rispetto ai controlli, e in particolare una minore soddisfazione sul Female Sexual Function Index, mentre la qualità della relazione sessuale sembra non essere compromessa;
- queste donne segnalano inoltre un livello significativamente più alto di dolore vestibolare alla visita ginecologica e nel corso delle procedure di valutazione della tolleranza al dolore da calore;
- esse, infine, manifestano una più bassa soglia del dolore da pressione e da calore, e una minore tolleranza al dolore da calore in corrispondenza del vestibolo, rispetto ai controlli;
- fra le donne con PVD, la minore soglia del dolore da calore si associa a una minore soddisfazione sessuale, mentre i più elevati livelli di dolore ai rapporti e la minore tolleranza al dolore da calore si associano, rispettivamente, a una minore funzionalità sessuale e a una minore soddisfazione.
I risultati sperimentali confermano dunque quanto già noto a un’attenta pratica clinica, e cioè che le donne con vestibolidinia provocata sperimentano effetti negativi sulla sessualità e una maggiore sensibilità al dolore, e che i minori livelli di funzionalità e soddisfazione sessuale possono essere correlati alla tipologia specifica del dolore (pressione, calore).