Sintesi dell'intervista e punti chiave
Quali sono i segni e i sintomi della vestibolite vulvare? Quali evidenze emergono dagli studi sul mastocita? Quali sono le comorbilità più comunemente osservate? Come va impostata la terapia?
In questa terza parte della relazione illustriamo:
- dove è localizzato il disturbo (vestibolo vaginale), i sintomi (dolore alla pressione, bruciore, dispareunia) e i segni (rossore, contrazione difensiva del pavimento pelvico e, in particolare, del muscolo elevatore dell’ano);
- le risultante istologiche degli studi più autorevoli e recenti: incremento dei mastociti nella zona infiammata; significativo aumento del numero di mastociti degranulati; stretta prossimità fra mastociti e fibre nervose del dolore; proliferazione di tali fibre (con iperalgesia) e loro progressiva superficializzazione (con allodinia);
- in quale modo il processo di superficializzazione delle fibre del dolore sia ulteriormente favorito dall’eparanasi liberata dai mastociti degranulati;
- le comorbilità più importanti associate alla contrazione del pavimento pelvico: mialgia, sintomi vescicali (cistite postcoitale, urgenza minzionale), sintomi intestinali (stipsi, emorroidi anali);
- i possibili esiti diagnostici dell’esame obiettivo in caso di mialgia;
- le molteplici dimensioni della terapia: eliminazione dei fattori predisponenti e trattamento farmacologico dell’iperattivazione del mastocita; rilassamento dei muscoli contratti; cura dell’ansia e della depressione, che in questo tipo di patologia possono aggravare la percezione soggettiva del dolore;
- alcune delle tecniche fisioterapiche e riabilitative più efficaci.