La crisi sessuale dell'uomo dopo il parto: il ruolo dell'andrologo
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La crisi sessuale dell'uomo dopo il parto: il ruolo dell'andrologo
15/06/2015
G. Piubello La crisi sessuale dell’uomo dopo il parto: il ruolo dell’andrologo Corso ECM su “Dolore in ostetricia, sessualità e disfunzioni del pavimento pelvico. Il ruolo del ginecologo nella prevenzione e nella cura”, organizzato dalla Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus, Milano, 6 giugno 2014
Sintesi del video e punti chiave
La ricerca di un figlio, la gravidanza, il parto e il puerperio sono un percorso nel corso del quale si verificano profondi cambiamenti biologici, psicologici, affettivi e sociali che influenzano anche la sessualità della coppia. Tuttavia, mentre sui disturbi sessuali femminili la letteratura è abbondante, poco studiate sono le disfunzioni maschili, che si possono ricondurre a tre ambiti principali: il deficit erettivo, l’eiaculazione precoce e la riduzione della libido. Come si manifestano questi disturbi nei diversi periodi che segnano il passaggio da coppia a famiglia? Quali sono i fattori che influenzano negativamente la sessualità maschile? Quali sono le terapie più efficaci? In questo video, il dottor Piubello illustra: - la diversa prevalenza del deficit erettivo, dell’eiaculazione precoce e della riduzione del desiderio nella fase della ricerca di un figlio, durante la gestazione e nel puerperio; - come la minore gratificazione sessuale in gravidanza non leda il rapporto affettivo fra l’uomo e la donna, ma anzi lo rafforzi nella dimensione della tenerezza e dell’accudimento; - i fattori femminili e maschili – a livello anatomico-funzionale, psicologico e relazionale – che concorrono a determinare il disturbo sessuale di lui; - come la sessualità maschile non sia influenzata, per contro, dalla modalità del parto (vaginale, vaginale con episiotomia, cesareo) e dalla presenza o meno dell’uomo in sala parto; - il circolo vizioso che ben presto si innesca fra disturbo sessuale e ansia da prestazione, con un progressivo allontanamento dall’attività sessuale; - che cosa sono gli inibitori della 5 fosfodiesterasi (PDE5-i); - le quattro molecole oggi a disposizione per curare il deficit erettivo e le loro differenze in termini di rapidità e durata d’azione; - quali molecole sono più indicate durante il puerperio, e perché; - perché l’assunzione di un farmaco per l’erezione non svilisce il ruolo seduttivo della donna; - il farmaco di riferimento per l’eiaculazione precoce; - quando è opportuno integrare i livello di testosterone con una terapia a breve termine.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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