L'infezione da HPV: dalla prevenzione all'overtreatment
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L'infezione da HPV: dalla prevenzione all'overtreatment
18/01/2011
Mariani L. L'infezione da HPV: dalla prevenzione all'overtreatment Video stream della relazione tenuta al corso ECM su "Il dolore sessuale femminile: dai sintomi alla diagnosi e alla terapia" - Condirettori: Prof.ssa Alessandra Graziottin e Dr. Filippo Murina - Organizzato dalla "Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna" e dalla Associazione Italiana Vulvodinia (AIV), Milano, 12 marzo 2010
Sintesi della relazione e punti chiave
Con riferimento alla regione vulvo-vaginale, la messa a punto del vaccino quadrivalente contro il Papillomavirus ha due effetti distinti: uno diretto, in termini di protezione contro le patologie scatenate dal virus (condilomatosi, lesioni precancerose, forme tumorali); uno indiretto, in termini di riduzione di alcune prestazioni terapeutiche invasive non sempre indispensabili (terapia laser, diatermocoagulazione, escissione), che possono avere un grave impatto sul benessere fisico e psichico della donna, determinando in particolare sindromi algiche (vestibulodinia, clitorodinia) accompagnate da dispareunia. Quali sono i dati internazionali sugli effetti diretti del vaccino? Come si presenta, in particolare, la situazione italiana? Perché un trattamento aggressivo può danneggiare il tessuto vulvare? Quali strategie devono accompagnare l’attivazione dei programmi vaccinali per ottimizzare la capacità diagnostica e terapeutica del ginecologo? In questa relazione, il dottor Mariani illustra: - le patologie prese in considerazione: condilomi genitali, neoplasie intraepiteliali vulvari (VIN), neoplasie intraepiteliali vaginali (VaIN); - i dati di efficacia rispetto a tre differenti tipologie di popolazione: “per protocol”, “intent-to-treat”, “sieropositiva-DNA negativo”; - le differenze fra i tre tipi di popolazione; - perché uno studio italiano del 2008 conferma che il vaccino svolge un ruolo prezioso anche per le donne che abbiano già contratto il virus nel corso della loro vita; - perché le percentuali di prevalenza della condilomatosi sono un importante indicatore di efficacia del vaccino sin dal breve termine; - gli straordinari risultati registrati in Australia in termini di diffusione del vaccino, e di minore incidenza della condilomatosi fra le donne al di sotto dei 28 anni e nella popolazione maschile non vaccinata; - come la situazione italiana, più problematica, indichi l’opportunità di raccomandare la vaccinazione anche agli uomini; - i fattori che rendono la regione vulvare particolarmente sensibile ai traumi anche iatrogeni; - come un trattamento inappropriato possa aggravare i tipici correlati sintomatologici del danno vulvare (prurito, bruciore, dolore); - che cos’è la papillomatosi vestibolare e perché viene spesso confusa con la condilomatosi; - come il medico può migliorare la propria competenza in termini diagnostici e terapeutici; - alcuni esempi di “malpractice” riferita a casi di persistente vulvodinia.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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