Sintesi dell'intervista e punti chiave
Perché la depressione ci opprime togliendoci ogni gusto per la vita? Che cosa si può fare per ritrovare la serenità?
In questa intervista illustriamo:
- come la depressione comporti in generale una riduzione dei livelli di serotonina e dopamina, due neurotrasmettitori deputati a regolare rispettivamente il tono dell’umore e il desiderio di vivere e di fare;
- perché anche la sessualità, e in particolare il desiderio fisico e la capacità di innamorarsi, vengono coinvolti nella “frenata” che investe il nostro rapporto con il mondo e con la vita;
- il primo e più importante aiuto che si possa dare a chi si trovi in difficoltà: un ascolto affettuoso e accogliente, che aiuti a esprimere la nostalgia, il dolore, la malinconia, e a integrare il ricordo della persona amata come “presenza” interiore;
- il contributo prezioso degli antidepressivi, che non eliminano la realtà della perdita subita, ma migliorano la nostra capacità di affrontarla senza esserne schiacciati;
- la grande maneggevolezza degli psicofarmaci di ultima generazione, che normalmente non creano dipendenza e sono efficaci anche a dosi molto basse;
- come il momento fisico regolare, favorendo la respirazione profonda e sciogliendo le tensioni muscolari, migliori l’effetto degli antidepressivi accelerando il ritorno a un umore più sereno, positivo e costruttivo;
- quando ricorrere alla psicoterapia: se la depressione dura più di 6-12 mesi (tempo considerato fisiologico per elaborare e superare il lutto) e/o se il dolore per la perdita è fin dall’inizio particolarmente grave e devastante.