Dolore cronico: correlazioni cliniche con la depressione
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Dolore cronico: correlazioni cliniche con la depressione
28/04/2020
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
Sintesi del video e punti chiave
Il dolore cronico può innescare uno stato depressivo, o aggravarne uno preesistente; a sua volta, la depressione accresce la vulnerabilità al dolore. Alla base di queste complesse correlazioni non stanno generici fattori di ordine psicologico, ma precisi meccanismi biologici che è fondamentale conoscere se si vuole spezzare il circolo vizioso fra sofferenza fisica e disturbi dell’umore. In questo video, la professoressa Graziottin illustra: - come il dolore cronico, e le sue periodiche acutizzazioni, siano la manifestazione di uno stato infiammatorio che, attraverso il torrente circolatorio e le fibre nervose, può investire anche il cervello, determinando neuroinfiammazione e depressione; - perché lo stato depressivo può ripercuotersi anche sulla funzionalità intestinale; - in quali modi la depressione può, a propria volta, depotenziare l’azione di alcuni freni endogeni del dolore e ridurre l’aderenza alle terapie, predisponendo così a una maggiore vulnerabilità al dolore; - come il dolore lamentato dalla donna depressa non sia mai “inventato”, ma esiga una risposta diagnostica e terapeutica accurata; - l’importanza che i team medici che si occupano di terapie antalgiche includano anche uno psichiatra o un neurologo esperti di dolore.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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