Sara C.
La riduzione della quantità del flusso produce almeno quattro effetti positivi. Primo: diminuisce il dolore mestruale (che aumenta di quasi 5 volte quando il flusso è abbondante). Secondo: aumentano i giorni liberi dal disagio della mestruazione, perché oltre alla quantità si riduce anche la durata del flusso. Terzo: si previene o si cura l’anemia da carenza di ferro (“sideropenica”, provocata dalla perdita abbondante di sangue), che a sua volta provoca stanchezza cronica, debolezza fisica e mentale, caduta del desiderio sessuale, perdita di capelli e, nei casi più gravi depressione. Quarto, c’è un guadagno vero: 1) quantizzabile (pensi solo al risparmio in assorbenti!) e 2) non quantizzabile in denaro, ma quantizzabilissimo in termini emotivi, che riguarda il miglioramento dell’energia vitale e del tempo libero da mestruazioni da dedicare alla vita personale, professionale e di coppia.
Quanto alla cefalea, è un semplice ottundimento o un’emicrania con aura? Quest’ultimo tipo controindica la contraccezione ormonale, ma penso che il suo ginecologo abbia già escluso questa possibilità.
Il nostro suggerimento? Continui Klaira, faccia un’ora di movimento fisico aerobico al giorno (dal camminare di buon passo, al nuoto o al jogging) per migliorare il tono muscolare, ridurre edemi e gonfiori, e aumentare il metabolismo basale, e si metta a dieta. Migliorando lo stile di vita potrà rimettersi in gran forma, mentre Klaira, riducendo il flusso anche fino al silenzio mestruale, le consentirà di recuperare rapidamente energia fisica e mentale da dedicare a una vita più soddisfacente su tutti i fronti.
Ma un’amenorrea prolungata può dare degli effetti collaterali? No, nessun effetto collaterale se è associata alla regolare assunzione di ormoni!
Tutto questo considerato – e fermo restando che, come ogni contraccettivo ormonale, anche Klaira va assunta solo dopo un’accurata valutazione clinica con il medico di fiducia – riteniamo che questa possa essere la pillola “giusta” per lei.