Sospette cisti endometriosiche: accertamenti e terapia
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17/08/2017
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica, H. San Raffaele Resnati, Milano Dott.ssa Dania Gambini Dipartimento di Ginecologia e Ostetricia, H. San Raffaele, Milano
“Ho 45 anni. Lo scorso anno mi hanno tolto un ovaio, una tuba e varie aderenze, e dall’esame istologico ho scoperto di avere l’endometriosi. Ora ho fatto una risonanza magnetica e mi hanno trovato una cisti di 4 centimetri, a contenuto fluido, a livello della porzione declive, un’altra di 1 centimetro in corrispondenza della porzione anteriore, e un’altra ancora, di 1.5 centimetri, fra la parete posteriore del retto medio-alto e il coccige. Da un mese prendo un progestinico, ma vorrei capire se mi devo operare o se con questa cura le cisti possono regredire… Grazie”. Elisa
Gentile amica, per fornirle dei consigli ottimali sarebbe necessario avere informazioni più precise circa le caratteristiche e la sede delle formazioni cistiche evidenziate dalla risonanza magnetica nucleare. Nel caso siano fortemente suggestive di endometriosi, la terapia indicata è ormonale e il prodotto che sta assumendo rappresenta sicuramente una valida soluzione. Si tratta infatti di un progestinico di ultima generazione, dotato di una spiccata attività antiproliferativa endometriale che porterà nel corso dei mesi a una progressiva riduzione dimensionale delle cisti di natura endometriosica. Le consigliamo di effettuare un controllo ecografico transvaginale ed eventualmente una nuova risonanza tra 4-6 mesi. Un cordiale saluto.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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