Sintomi premenopausali: i benefici della terapia contraccettiva
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«Ho 43 anni e vivo in Svizzera. Da qualche tempo, durante la settimana che precede la mestruazione, soffro di intense tachicardie notturne. Inoltre avverto una forte ansia, ho improvvisi sbalzi d’umore e soprattutto una paura inspiegabile, simile a un attacco di panico. Ho provato a prendere l’agnocasto, che però mi ha aiutato solo in parte. Non so più cosa fare per uscire da questa sgradevolissima situazione. Che consigli mi potete dare? Grazie mille».
Sintomi premenopausali: i benefici della terapia contraccettiva
09/12/2022
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
La risposta in sintesi
Gentile amica, la sua domanda è molto interessante e mi permette di darle alcuni suggerimenti di carattere generale utili anche per molte sue coetanee. I sintomi di cui soffre sono di natura neurovegetativa (le vampate) ed emotiva (l’ansia, gli sbalzi d’umore, la paura simile al panico). La prima cosa da fare, quindi, è chiedersi quale sia il messaggio che il suo corpo le trasmette, con questi specifici sintomi, nei giorni immediatamente precedenti il ciclo: e il quadro clinico che sembra emergere è quello di una sregolazione ormonale che potrebbe essere il primo segnale di una transizione, non necessariamente rapida, verso la menopausa. In questo video illustro: - come l’obiettivo clinico primario sia quello di eliminare le cicliche fluttuazioni ormonali che si accentuano in premenopausa e che la donna avverte di più proprio nella settimana precedente la mestruazione; - perché questo obiettivo è raggiungibile con una pillola contraccettiva a base di estradiolo e dienogest (oppure nomegestrolo acetato); - la specifica azione terapeutica del progestinico rispetto non solo ai sintomi premenopausali, ma anche al rischio di iperplasie endometriali, polipi e tumori; - gli ulteriori vantaggi garantiti dal regime di somministrazione di questi due prodotti, caratterizzati da un più breve intervallo privo di ormoni: 26+2 nella pillola con il dienogest, 24+4 in quella con il nomegestrolo acetato, contro 21+7 delle pillole tradizionali; - la possibilità, in assenza di controindicazioni, di proseguire con questa terapia sino all’esordio della menopausa vera e propria, quando il ginecologo curante potrà valutare il passaggio a una terapia ormonale sostitutiva su misura; - l’importanza di adottare, oltre ai farmaci, stili di vita impeccabili: movimento fisico quotidiano, alimentazione equilibrata, minimo consumo di zuccheri e di alcol; - i benefici aggiuntivi dell’agnocasto, in parallelo alla terapia contraccettiva, e del testosterone locale, per migliorare il trofismo vaginale e la risposta sessuale.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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