Emicrania: dati di prevalenza a livello mondiale. Uno studio condotto a Stanford
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09/03/2017
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
Woldeamanuel YW, Cowan RP. Migraine affects 1 in 10 people worldwide featuring recent rise: a systematic review and meta-analysis of community-based studies involving 6 million participants J Neurol Sci. 2017 Jan 15; 372:307-315. doi: 10.1016/j.jns.2016.11.071. Epub 2016 Dec 3
Valutare la prevalenza dell’emicrania a livello mondiale e di singole comunità: è questo l’obiettivo dello studio di Y.W. Woldeamanuel e R.P. Cowan, ricercatori dello Stanford Headache and Facial Pain Program presso la Stanford University School of Medicine di Palo Alto, Stati Uniti. L’analisi è stata condotta sugli articoli apparsi in PubMed/MedLine, Scopus e Web of Science dal 1° gennaio 1920 al 31 agosto 2015: copre dunque un arco di tempo molto ampio. La strategia di ricerca e di analisi è stata messa a punto seguendo le linee guida Prisma e Moose. Complessivamente, sono stati presi in esame 302 studidi comunità per un totale di 6.216.995 partecipanti (età media 35 anni, rapporto maschi-femmine 0.91). Questi i risultati: - la prevalenza globale dell’emicrania è dell’11.6% (95% CI 10.7-12.6); - la prevalenza per continente è del 10.4% in Africa, 10.1% in Asia, 11.4% in Europa, 9.7% in Nord America, 16.4% in Centro e Sud America; - a livello demografico, la prevalenza è del 13.8% fra le donne, 6.9% fra gli uomini, 11.2% fra i residenti nelle zone urbane, 8.4% fra i residenti nelle zone rurali, 12.4% fra gli studenti; - dai dati storici emerge la tendenza a un aumento della prevalenza a livello globale. Lo studio indica quindi che: - circa una persona su dieci soffre di emicrania, con oscillazioni significative soprattutto nel continente americano; - il disturbo colpisce soprattutto le donne, gli studenti e i residenti nelle zone urbane, per cause presumibilmente legate a fattori biologici e agli stili di vita.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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