Dopo la mastectomia: le opzioni più efficaci per la ricostruzione del seno
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02/05/2024
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
Commento a: Simion L, Petrescu I, Chitoran E, Rotaru V, Cirimbei C, Ionescu SO, Stefan DC, Luca D, Stanculeanu DL, Gheorghe AS, Doran H, Dogaru IM. Breast reconstruction following mastectomy for breast cancer or prophylactic mastectomy: therapeutic options and results Life (Basel) 2024 Jan 18;14(1):138. doi: 10.3390/life14010138. PMID: 38255753; PMCID: PMC10821438
Analizzare le tipologie di procedure ricostruttive dopo mastectomia per cancro al seno, con particolare attenzione a indicazioni e limiti, risultati funzionali e profili di sicurezza: è questo l’obiettivo della review coordinata da Ioana Mihaela Dogaru, del Dipartimento di Chirurgia plastica dell’Emergency University Hospital di Bucharest, Romania. Negli ultimi quarant’anni si è assistito a una riduzione del 40% della mortalità per neoplasie mammarie e a un abbassamento dell’età media di comparsa della neoplasia. Questo, a sua volta, ha comportato un aumento del numero di mastectomie eseguite su donne più giovani, sollevando la necessità di un’adeguata chirurgia ricostruttiva. Il trend è stato ulteriormente rafforzato: - dal crescente ricorso alla mastectomia anche nelle pazienti idonee alla chirurgia conservativa del seno; - dall’affermazione della mastectomia profilattica, soprattutto nelle donne portatrici delle mutazioni BRCA 1 e BRCA 2; - dai casi di femminilizzazione del torace nei pazienti transgender. Gli Autori hanno condotto un’ampia revisione della letteratura sulle principali tecniche ricostruttive, in particolare quelle autologhe; e hanno presentato alcuni casi tratti dalla loro esperienza per esemplificare l’uso della ricostruzione mammaria nelle pazienti oncologiche. Dal lavoro emergono tre conclusioni fondamentali: - la ricostruzione del seno è ormai diventata una fase necessaria nel trattamento della maggior parte dei tumori al seno, al punto che molte tecniche ricostruttive vengono oggi praticate di routine; - le tecniche microchirurgiche sono considerate il gold standard, ma la complessità tecnica e il peso finanziario ne ostacolano spesso l’accessibilità da parte degli ospedali; - i lembi peduncolati (porzioni di tessuto che vengono spostate da un’area “donatrice” a un’area “ricevente”, mantenendo una connessione vascolare definita “peduncolo”) rimangono quindi, insieme alle procedure alloplastiche, l'opzione più sicura e affidabile per migliorare la qualità della vita di queste pazienti.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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