Menopausa: dopo la cura giusta, sofferenza e rassegnazione sono solo un brutto ricordo

Sono una delle tante donne che ogni anno entrano nel tunnel di quel fenomeno percepito come “naturale” e “inevitabile” che è la menopausa. Da vivere sostanzialmente con rassegnazione. Il mio, di percorso, è stato uno tsunami inaspettato di sofferenze. Sono partita con una severa sindrome genito-urinaria, con cistiti e vaginiti sempre più frequenti e dolorose che hanno provocato, dopo anni di cure superficiali e inefficaci, una neuropatia vulvovaginale invalidante.
Dimenticavo: sono un medico. Di certo non mi mancavano gli strumenti per comprendere quanto mi affannavo disperatamente a studiare, per trovare una soluzione. Tanta comprensione dai colleghi, certo, ma altrettante braccia che si allargavano impotenti. Poi la svolta: una visita con la professoressa Graziottin. Immediatamente ho colto la profondità e la solidità della sua preparazione scientifica, la sua capacità empatica, il suo approccio olistico, coraggioso ed estremamente aggiornato al mio problema.
Insieme abbiamo concordato un percorso terapeutico innovativo e strategico che mi ha consentito di superare l’ostacolo che mi impediva di effettuare una terapia sostitutiva veramente efficace: il mio ruolo è stato farmi prendere per mano, e affidarmi con fiducia alla sua visione e alla sua straordinaria competenza.
Oggi la mia vita è cambiata. Il mio corpo e la mia mente, grazie alla TOS, sono rifioriti come una pianta appassita finalmente innaffiata. Sto bene – e quasi non ci credo ancora. Sono ottimista, piena di energia e di buoni propositi per il futuro che mi aspetta. La sofferenza e la rassegnazione sono solo un brutto ricordo.
Grazie Professoressa, ad maiora!