Intervista alla Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
A cura di Roberta Lupi (Radio Radio)
Sintesi dell'intervista e punti chiave
Il blocco delle mestruazioni provocato da un forte stress è un tipico esempio di come la mente e il corpo possano dialogare e influenzarsi reciprocamente, nel bene e nel male. In casi come questo, anche la terapia deve procedere sugli stessi binari, affiancando all’intervento farmacologico, sempre necessario, un qualificato supporto psicoterapeutico – anche breve – che consenta di dare parole al dolore, e di sciogliere poco per volta le tensioni che, sul fronte psichico, hanno favorito l’insorgere del disturbo. Questo paradigma terapeutico è valido in moltissime circostanze, e sottolinea la necessità di integrare una medicina spesso “senza anima”, ossia non attenta alle dimensioni esistenziali del disagio, e una psicologia “senza corpo”, ossia poco propensa a cogliere i nessi biologici fra psiche, cervello e salute. Quali sono i fondamenti fisiologici del dialogo fra mente e organismo? Quanto conta la motivazione personale nella malattia e nella guarigione? Che ruolo giocano gli stili di vita? E, nel caso dell’amenorrea, in quali indicazioni terapeutiche concrete si traduce questa impostazione? Nella prima parte dell’intervista spieghiamo: - come una malattia non sia quasi mai un evento improvviso, ma si sviluppi nel corso di un lungo processo in cui i fattori biologici e psichici risultano strettamente interrelati; - il ruolo che il nostro atteggiamento verso la vita gioca sia nel mantenimento o peggioramento della patologia, sia nella guarigione; - l’importanza degli stili di vita nel predisporre l’organismo alla malattia o alla salute. Nella seconda parte dell’intervista illustriamo: - le diverse forme di stress fisico e psichico che possono provocare l’amenorrea; - come alla base del disturbo vi sia la connessione fra tre sistemi cruciali – nervoso, ormonale e immunitario – che condividono il medesimo “alfabeto” biochimico e sono quindi in grado di influenzarsi reciprocamente; - la funzione particolare svolta dall’ipotalamo nel blocco del ciclo; - come la somministrazione di ormoni bioidentici permetta di normalizzare il funzionamento dell’ipotalamo e di far ripartire l’attività ovarica, attraverso la mediazione dell’ipofisi; - perché la terapia a base di ormoni bioidentici è preferibile alla pillola contraccettiva; - che cosa fare nel caso in cui la donna sia anche lievemente depressa; - il contributo primario che la psicoterapia e i giusti stili di vita possono dare alla guarigione.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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